Masseria Puglia ostuni hotel agriturismo - Viaggi e vacanze

Informazioni sulle vacanze in Puglia in agriturismo in formula hotel a Ostuni. Descrizione delle masseria, Ostuni e agriturismo,un blog di informazione per dove e come andare in vacanza

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mercoledì 1 dicembre 2010

Orecchiette e Cima di Rapa alla pugliese da gustare in un agriturismo

Pubblicato da Masseria Cappuccini

Volete una ricetta veloce da gustare....  ve la consigliamo qui sotto.
ricordare che per gustarene la vera fragaranza convien mangiare il piatto in un vero agriturismo della puglia dove i sapori rispecchiamo la terra che li produce.. la Puglia

Orecchiette e cima di rapa

Ingredienti

600 gr di orecchiette 
600 gr di cime di rapa 
2 spicchi d'aglio schiacciati 
un bicchiere d'olio 
sei filetti di acciughe tritati 
parmigiano grattugiato a piacere 
sale e pepe q. b.

lavare le cime di rape, lessarle e conservare l'acqua di cottura. In una padella soffriggere l'aglio con l'olio, quando questo imbiondirà toglierlo e aggiungere le acciughe. Unire le cime di rapa e cuocere per 5 minuti. Intanto portare ad ebollizione l'acqua di cottura delle cime di rapa e cuocervi le orecchiette. Scolarle al dente e condirle con il sugo ottenuto precedentemente. Servire caldo con il parmigiano.

vino rosso novello, servire a temperatura di cantina.

La Dieta Mediterranea è entrata nel patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. L’ok è arrivato pochi minuti fa da parte del comitato intergovernativo dell’Unesco riunito a Nairobi. Lo ha confermato all’ANSA da Nairobi, Pier Luigi Petrillo, responsabile della delegazione del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali che ha aggiunto che la «Dieta Mediterranea è stata approvata all’unanimità».

Contestualmente, analogo voto è stato espresso per la Gastronomia Francese, candidatura avanzata ovviamente da parigi. Insomma i due grandi modelli europei diventano espressione di qualcosa che appertiene a tutto il mondo.
Si tratta comunque di una risultato atteso con gli altri Paesi del mediterraneo proponenti, e cioè Grecia, Spagna e Marocco. In corsa per entrare nella lista c’è anche la gastronomia francese: le due candidature non sono alternative e potrebbe essere la giornata della consacrazione del buon vivere a tavola.
Oggi la dieta mediterranea è diventata un po’ come quelle regole che tutti dicono di osservare e rispettare ma che nessuno segue veramente. Non potrebbe essere altrimenti, visto che si tratta di un regime alimentare povero dei contadini dell’entroterra meridionale e della Grecia: olio come grasso, ortaggi e frutta, legumi al posto delle proteine animali, con rari inserimenti nei giorni di festa di carne. In più pochissimi zuccheri.
Secondo recenti studi pubblicati sul British Medical Journal analizzati dal team di Francesco Sofi, nutrizionista dell’Università di Firenze, la dieta mediterranea riduce del 13% l’incidenza del Parkinson e dell’Alzheimer, del 9% quella per problemi cardiovascolari e del 6% quella del cancro.
«Il merito di questo riconoscimento – afferma il Presidente del Parco nazionale del Cilento Amilcare Troiano – è frutto di un lavoro che parte da lontano. Infatti il 13 marzo 2010 firmammo, insieme al compianto sindaco del Comune di Pollica, Angelo Vassallo, e al Capo di gabinetto del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Ambrosio, in Marocco la «Dichiarazione di Chefchaouen» a sostegno della candidatura della dieta mediterranea da parte delle quattro comunità emblematiche Cilento (Italia), Koron (Grecia), Sorìa (Spagna) e Chefchaouen (Marocco)».
La dieta mediterranea sarà il terzo elemento immateriale italiano a entrare nella lista, dopo l’opera dei pupi siciliani e il canto a tenore sardo. Fra gli altri elementi immateriali protetti come patrimonio unico al mondo, 166 in tutto fino ad oggi, la calligrafia cinese e il tango argentino.

martedì 23 novembre 2010

Riso patate e cozze

Pubblicato da Masseria Cappuccini

Riso, patate e cozze: la Tiella e il profumo della Puglia
Le vacanze sono belle e bello è anche il rientro a casa: gli spazi più comodi, le vecchie abitudini, la ritrovata attrezzatura di cucina...;-)
Venendo in puglia e assaggiando i sapori della Puglia, e le dritte dei nosti cuochi del salento consigliamo un piatto di eccelllenza da gustare per chi viene e mangia i piatti tipici della puglia.

Riso, patate e cozze alias Tiella
Ingredienti:


1 kg di cozze, 300 gr di riso arborio, 500 gr di patata sieglinda oppure a pasta gialla e soda, un paio di zucchine (facoltative) 1 grossa cipolla di Acquaviva oppure due gialle, 4 spicchi d'aglio, un po' di prezzemolo, un po' di pecorino grattugiato, pepe nero macinato al momento, olio evo, vino bianco secco, sale (da usare con parsimonia in quanto le cozze sono già sapide). Ci andrebbe anche qualche datterino tagliato a tocchetti ma io non l'ho messo (non ne avevo più!)

Procedimento

Pulire le cozze esternamente, togliere le barbe, scaldare dell'olio evo in una padella con un paio di spicchi d'aglio e gettare le cozze a fuoco vivace per qualche minuto, aggiungere un po' di vino bianco, abbassare il fuoco e continuare la cottura per ancora qualche minuto. Coprire e mettere da parte.

Pelare le patate e tagliarle a fette, mondare le zucchine e le cipolle e tagliarle sottilmente, grattugiare il pecorino e procedere come segue: in un tegame versre un po' di olio evo e poi di seguito la cipolla, l’aglio rimasto e tritato, un po' prezzemolo tritato, le patate e condire con il pecorino, un po' di olio e qualche pomodorino.

Coprire le patate con uno strato di cozze sgusciate, coprire quindi le cozze con il riso crudo e condire quest’ultimo con olio evo ed il pecorino grattugiato.

Coprire con le patate rimaste, il pecorino rimasto ed un po' di pepe nero macinato al momento, aggiungere acqua bollente ed il fondo di cottura delle cozze fino a ricoprire il tutto. Regolare di sale e far cuocere per poco più di 1 ora a 160°.

Torre Guaceto

Pubblicato da Masseria Cappuccini

La Riserva naturale statale Torre Guaceto è una riserva naturale statale situata sulla costa adriatica dell'alto Salento, a pochi chilometri dai centri di Carovigno, Ostuni e San Vito dei Normanni e 27 km da Brindisi.
La Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto si estende per circa 1.200 ha presentando un fronte marino che si sviluppa per 8.000 mt. L’area è configurata come un rettangolo più o meno regolare, con una profondità media di 3.000 metri, attraversata e divisa dalla strada statale 379.

I sistemi che si sviluppano a monte e a valle della strada statale sono profondamente diversi. A monte permane un sistema agricolo tipico della zona, posto in continuità con la copertura vegetale esterna alla Riserva. A monte, infatti, permane un sistema agricolo tipico della zona altosalentina, posto in grande continuità con la copertura vegetale esterna alla riserva. Grandi oliveti secolari attentamente mantenuti divisione degli appezzamenti e limitazione delle strade realizzate con muretti a secco di pietra locale ed ancora negli oliveti, terreni rossi, non coperti da vegetazione e non interessate da altre culture. La bonifica dei terreni (risalente al 1931) ne ha determinato la regolarizzazione dei confini e della struttura viaria di servizio, la divisione in piccole proprietà, la realizzazione di modesti edifici colonici annessi (attualmente se ne contano circa centocinquanta). L’immagine dell’area a monte della superstrada è dunque quella di un ambito agricolo di bonifica, caratterizzato dalla presenza diffusa di oliveti, seminativi ed ortaggi e perlopiù privo di ambiti naturalisticamente qualificati, se non per piccoli appezzamenti marginali.

Nell’area posta a valle della superstrada i terreni hanno una connotazione più naturale. Qui sono riconoscibili due tratti principali. In primo luogo, nella parte prossima al mare e per circa metà della lunghezza della costa protetta della riserva vi è un apparato dunale imponente, concluso verso terra da una fitta macchia mediterranea.

Una significativa varietà di ambiti diversificati si succedono in questo tratto costiero per alcune centinaia di metri verso l’entroterra. Al suo interno vi sono piccole zone umide che si formano durante e dopo le piogge e che scompaiono nei periodi più caldi, ed alcune risorgive di acqua dolce anche esse stagionali.

La successione spaziale spiaggia, duna, macchia mediterranea si conclude con aree agricole (prevalentemente orticole) ed alcuni rimboschimenti di non grande qualità.

Il secondo tratto costiero, che si sviluppa verso sud, non presenta né dune né spiaggia. Si caratterizza come una costa bassa e rocciosa, con piccole spiaggette ed una vegetazione che si spinge fin sulla linea di costa.

La zona che si sviluppa alle spalle del promontorio della Torre di Guaceto è stata interessata, in passato, da una bonifica dei terreni di cui rimane traccia nei segni lasciati dai canali. Tale bonifica servì a far defluire le acque che si accumulavano in questa zona a causa della ridotta acclività del terreno e all’affioramento della falda di acqua dolce. Ciononostante, una parte dell’area è sempre rimasta umida.

Una volta abbandonato l’uso agricolo dei terreni bonificati, le acque hanno nuovamente allagato interi settori, creando specchi d’acqua permanenti.

Successivamente la crescita dei canneti ha chiuso parzialmente le superfici libere delle acque. Il sistema che n’è scaturito riviste un grande interesse da punto di vista ambientale, essendo luogo di passo di numerose specie di avifauna ed, inoltre, essendo caratterizzato dalla presenza costante di uccelli, anfibi ed insetti connessi ai sistemi umidi.

La parte di territorio posto a valle del tracciato della superstrada è caratterizzata da una bassa densità insediativa: sulla costa si trovano gli edifici di Punta Penna Grossa e di Torre di Guaceto, mentre nell’immediato entroterra l’edificato è costituito dalla casa del guardiano e, oltre la macchia da alcune case coloniche.

Oltre ciò, sono presenti i ruderi delle strutture di un campeggio risalente agli anni ‘80 attrezzatura da sempre inutilizzata e che, abbandonata definitivamente all’azione distruttiva del tempo e degli agenti atmosferici, è attualmente oggetto di atti di vandalismo che ne minano il già precario stato di conservazione.

mercoledì 17 novembre 2010

DEGUSTAZIONI ED ITINERARI ENOGASTRONOMICI OSTUNI

Pubblicato da Masseria Cappuccini

Girogola: quando il gusto è itinerante... Giovedì 18 novembre 2010 il primo appuntamento del tour enogastronomico nei locali del centro storico di Ostuni tra musica, arte, vino e buona tavola.
Il percorso tra musica, arte, vino e buona tavola prende il via il prossimo giovedì 18 novembre (ore 20.30) e si snoderà in sei locali del borgo antico che offriranno con un unico buono consumazione di 15 euro la possibilità di degustare le produttività locali offerte dalle aziende aderenti. Ogni ristorante e winebar sarà allietato da musiche dal vivo tratte dalle nostre tradizioni popolari.


Questo giovedì XXL Pub ospiterà i formaggi e latticini di Masseria Aia Antica di Ostuni (Br); nella Trattoria Casa San Giacomo ci saranno i sottoli e sottaceti dell' Azienda Pugliese di Montalbano di Fasano (Br); presso la stuzzicheria Sapere & Sapori si potranno degustare i salumi tipici di Martina Franca (TA) della Macelleria Cervellera; nella Osteria Monacelle saranno preparati assaggini a base di pasta fresca

del Pastificio Cardone di Fasano (Br); all'interno della Enoteca Divino saranno riproposti altri formaggi come fine pasto della Masseria Aia Antica; ultima tappa, Olive Wood Cafè che offrirà i dolci del Vecchio Forno a Pietra di S. & D. Puglia Sas di Ostuni (BR) e le grappe del Salento dell' Azienda Tenuta Verola dal Comm. Spedicato Salvatore & Figli Srl di Carmiano (LE).

La serata sarà dedicata ai vini dell'azienda Opera dei piaceri di Bagnulo Angelo di Ostuni (BR).

I partecipanti potranno richiedere il bicchiere con cui effettuare la degustazione presso ogni ristorante o winebar.

Inoltre, in tutti i locali saranno offerti prodotti di panetteria dal 'Vecchio Forno a Pietra di S. & D. Puglia Sas" di Ostuni (Br) e gli oli dall'oleificio Cooperativo Coltivatori Diretti Produttori di Ostuni.

"Il percorso a tappe sarà un'ottima occasione per far conoscere le nostre produttività locali - commentano i ristoratori del circuito - un modo per offrire ogni giovedì l'occasione per svelare e rendersi partecipi di antiche prelibatezze e nuove combinazioni di sapori ostunesi e regionali".

Girogola è ogni giovedì a partire dal prossimo 18 novembre fino al 16 dicembre 2010. Info e prenotazioni 328/6670695; 335/6445953.

giovedì 11 novembre 2010

Spiaggia Torre Pozzella

Pubblicato da Masseria Cappuccini

La Spiaggia Torre Pozzella di Ostuni è situata a circa 7 chilometri da Ostuni ed è raggiungibile intraprendendo la Statale 379, seguendo poi le varie deviazioni ed indicazioni locali. Si tratta di un tratto costiero splendido e ancora selvaggio, con scogliere, piccole insenature, dune e macchia mediterranea, caratterizzato da formazioni rocciose alte anche 6 metri che orlano piccole spiagge sabbiose. Il mare è molto bello, azzurro, cristallino e straordinariamente trasparente, ideale per fare il bagno e per gli amanti del nuoto. Nei pressi della spiaggia si trova una suggestiva torre d'avvistamento del Cinquecento, circondata da una fitta vegetazione mediterranea.

martedì 26 ottobre 2010

La Puglia più genuina è qui

Pubblicato da Masseria Cappuccini

Trascorrere un week-end in una masseria,  o in un trullo è il modo migliore per assaporare il lato più autentico della Puglia

 

La Puglia piu autentica è custodita nelle campagne. Per questo scegliere di soggiornare in una masseria, in un casale o in un trullo è il modo migliore per assaporare il lato più genuino di questa terra.

Oltre a dormire in un luogo esclusivo, riservato e discreto, ideale per chi ama il silenzio o è in cerca di ispirazione, sin dal mattino si può vivere a stretto contatto con la natura più vera, magari optando per un'escursione guidata nei dintorni, in sella a una bicicletta. Tutto ciò accade al Borghetto Scerza di Sava (Taranto), una vecchia casa di campagna, a soli 7 minuti dal mare. Dopo una ricca colazione con pane fresco, marmellate, crostate, biscotti fatti in casa e frutta di stagione si può partire in bici alla scoperta di grotte, chiesette e tenute lungo strade sterrate del Primitivo (il pacchetto bike comprende 2 notti in camera doppia con colazione e due escursioni guidate in bici per due persone). E in caso di pioggia? Nessun problema. Si andrà per cantine e botteghe artigianali. Oppure si visiteranno i borghi vicini, come Manduria, antica città messapica con un centro storico ricco di palazzi barocchi e un originale Museo della Civiltà del Vino Primitivo, o Grottaglie, nota per le ceramiche.

Una volta tornati al borgo ci si abbandonerà al più completo relax sui divani, a bere un bicchiere di vino e a gustare le bruschette con il pomodoro e l'olio. Per chi ha a disposizione non un week-end, ma un'intera settimana, o a Otranto propongono un tour di sette giorni in bici da Castel del Monte a Otranto (pacchetto cicloturistico valido da aprile a giugno 2010), per scoprire paesaggi suggestivi e poco conosciuti, da nord a sud, ospiti di tre masserie di charme e grandisismo fascino.Anche alla Tenuta Monacelle, in località Selva di Fasano - Monopoli (Bari), si respira la bonne vie di campagna, i colori del Tacco d'Italia e il profumo del mare, quel tanto di aspro nel mix del sole del Mediterraneo e fascino selvaggio. Qui all'interno del trullo Azalea ci si può abbandonare al piacere di un massaggio alla ciliegia. Una volta fuori dal Borgo? La scoperta continua con piacevoli escursioni ( il mare è a soli 15 minuti). In primis Alberobello, la patria dei Trulli, dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità, e poi la nobile e sontuosa Martina Franca, caratterizzata dall'architettura barocca.

Poi Ostuni, la città bianca , tutta da scoprire con l'intrico di vie, le sue chiese, le masserie. E ancora: Egnathia la città archeologica, le meravigliose Grotte di Castellana, la mite Polignano a Mare e la devota San Giovanni Rotondo. Al ritorno sarà il momento di gustare, nell'annesso ristorante, i piatti ereditati da un passato contadino, rivisitati dallo chef con tocchi d'estro, alla pasta fatta in casa, dalle portate a base di pesce ai dolci della tradizione. Tutto accompagnato dai vini regionali. Anche se sarà la semplicità del bianco dei pinnacoli dei trulli e  fiori di ciliegio a farvi ancora emozionare.

 

domenica 24 ottobre 2010

Agriturismo Puglia

Pubblicato da Masseria Cappuccini

REGIONE PUGLIA
L.R. 22 maggio 1985, n. 34


«Interventi a favore dell'agriturismo»

Art. 1 (Obiettivi della legge)

La Regione Puglia, in armonia con gli indirizzi di politica agricola nazionale comunitaria e con il piano di sviluppo regionale, promuove ed incentiva attività agrituristiche volte a favorire lo sviluppo ed il riequilibrio del territorio, ad agevolare la permanenza dei produttori agricoli nelle zone rurali attraverso l'integrazione dei redditi aziendali ed il miglioramento delle condizioni di vita, ad utilizzare meglio il patrimonio rurale esistente sia edilizio sia naturale anche ai fini turistici, a valorizzare i prodotti tipici e le tradizioni locali, a creare un armonico rapporto tra città e campagna ed a favorire ed orientare i flussi turistici.

Art. 2 (Attività agrituristiche)

Per attività agrituristiche si intendono le attività di ospitalità e promozione svolte da imprenditori agricoli di cui all'art. 2135 del CC, singoli o associati e dai loro familiari di cui all'art. 230 bis del CC, attraverso la utilizzazione di strutture aziendali o interaziendali, la cui attività deve comunque restare prioritaria rispetto a quella agrituristica.

Rientrano tra tali attività:

a) dare ospitalità, anche in spazi aperti destinati alla sosta

di campeggiatori;

b) somministrare pasti e bevande costituiti prevalentemente da

prodotti propri;

c) organizzare attività ricreative o culturali nell'ambito

dell'azienda o delle aziende associate o secondo itinerari agrituristici integrati.

Sono considerati di propria produzione le bevande ed i cibi prodotti e lavorati nell'azienda agricola, nonchè quelli ricavati da materie prime dell'azienda agricola anche attraverso lavorazioni esterne.

Lo svolgimento di attività agrituristiche, nel rispetto delle norme della presente legge non costituisce distrazione dalla destinazione agricola dei fondi e degli edifici interessati.

Art. 3 (Utilizzo locali per attività agrituristiche)

Possono essere utilizzati per attività agrituristiche i locali siti nell'abitazione dell'imprenditore agricolo, ubicati nel fondo, nonchè gli edifici o parti di essi esistenti nel fondo e non più necessari alla conduzione dello stesso.

Possono essere utilizzati per gli stessi fini anche gli edifici esistenti nei borghi rurali.

A tal fine le Amministrazioni Provinciali, sentiti i Comuni interessati, determinano le località aventi le caratteristiche richieste.

L'ERSAP è autorizzato a dare in concessione a cooperative di imprenditori agricoli, con priorità a quelle giovanili, o a singoli imprenditori agricoli strutture e complessi di beni della Gestione Riforma attualmente disponibili per una loro utilizzazione per fini agrituristici.

Art. 4 (Promozione dell'offerta e della domanda turistica)

La Regione finanzia le spese concernenti:

a) la realizzazione di studi e indagini relative all'agriturismo,

la realizzazione di manifestazioni, convegni, materiale divulgativo ed iniziative atte a sensibilizzare l'ambiente agricolo alle problematiche agrituristiche.

L'attività di cui al presente articolo si attua in base ai programmi presentati alla Giunta regionale dalle associazioni agrituristiche nazionali maggiormente rappresentative operanti nella Regione Puglia.

I programmi devono pervenire alla Giunta regionale entro il 31 ottobre di ogni anno.

La Regione, nell'ambito dei programmi di promozione agrituristica, svolge attività di pubblicità e propaganda dell'offerta agrituristica regionale ed assicura la formazione permanente sia di tecnici animatori sia delle famiglie rurali all'agriturismo.

L'attività di cui al presente articolo è svolta dalle Associazioni agrituristiche coordinate dall'assessorato regionale al Turismo.

Art. 5 (Elenco regionale degli operatori agrituristici)

Presso la Regione Puglia è istituito l'elenco degli imprenditori agricoli che praticano l'agriturismo.

All'elenco possono essere iscritti i conduttori di aziende agricole di cui all'art. 2 della presente legge che intendono praticare l'offerta agrituristica per almeno 60 giorni all'anno, ovvero dei familiari conviventi.

La domanda di iscrizione deve essere indirizzata al Comune dove ha sede il centro aziendale e deve contenere la descrizione dettagliata delle attività che il richiedente intende svolgere e l'indicazione dei requisiti propri dell'azienda che rendono possibile lo svolgimento delle attività stesse.

L'iscrizione nell'elenco è decisa, sulla base dei requisiti predetti, da una apposita Commissione regionale istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale e così composta:

- dall'Assessore regionale al Turismo, che la presiede;

- da un funzionario regionale dell'Assessorato al Turismo;

- da un funzionario regionale dell'Assessorato all'Agricoltura;

- da sei esperti, di cui tre nominati su designazione delle organizzazioni professionali agricolo più rappresentative a

livello nazionale, presenti nel CNEL, e tre su designazione delle Associazioni di agriturismo maggiormente rappresentative a livello nazionale;

- da un rappresentante designato dall'Associazione regionale delle Agenzie di viaggio e turismo.

L'istruttoria della domanda e l'accertamento dei requisiti occorrenti per l'iscrizione sono eseguiti dalla Provincia competente per territorio.

Contro le decisioni negative della Commissione è ammesso ricorso alla Giunta regionale entro trenta giorni dalla data di notifica del provvedimento relativo.

Il Presidente della Giunta regionale rilascia agli iscritti nell'elenco un certificato di operatore agrituristico attestante le attività consentite ed i limiti e le modalità di esercizio delle attività stesse, fatte salve comunque le disposizioni vigenti in materia di concessione e licenze. (1)

Gli operatori iscritti nell'elenco beneficiano:

a) delle attività di promozione e propaganda di cui al precedente art.4

b) dei contributi di cui al secondo comma del successivo art. 7, ove in possesso del requisito oggettivo ivi previsto.

Per coloro che richiedono i benefici di cui alla precedente lettera b) onde conseguire l'idoneità ricettiva dei locali destinati alla utilizzazione agrituristica, l'iscrizione nell'elenco è subordinata all'accertamento previsto al secondo comma del successivo art. 10, concernente l'avvenuta esecuzione dei lavori e degli acquisti ammessi a contributo.

La Giunta regionale può accordare anticipazioni fino al 90% della spesa ritenuta ammissibile.

Art. 6 (Obblighi agli operatori iscritti nell'elenco)

L'operatore iscritto nell'elenco regionale ha l'obbligo di esporre al pubblico il certificato di cui al terz'ultimo comma dell'articolo precedente e di esercitare le attività consentite nei limiti e con le modalità indicate nel certificato stesso.

La cancellazione dall'elenco è disposta dalla commissione di cui al precedente art. 5 qualora si accerti che l'iscritto è venuto meno agli obblighi di cui al comma precedente, ovvero che ha perduto i requisiti per la iscrizione. Gli accertamenti relativi sono operati dalla Provincia competente per territorio.

Contro il provvedimento di cancellazione è ammesso ricorso alla Giunta regionale entro 30 giorni dalla data di notifica della revoca stessa.

La cancellazione dell'iscrizione comporta l'obbligo di restituzione dei contributi di cui al successivo art. 7, qualora sia pronunciata prima di cinque anni dalla loro erogazione.

Art. 7 (Iniziative finanziabili agli operatori agricoli)

Per l'attuazione della presente legge, la Regione concede contributi finanziari in conto capitale agli imprenditori agricoli, singoli o associati, le cui aziende ricadono nelle zone delimitate ai sensi del precedente art. 3 e che siano iscritti o abbiano richiesto di iscriversi nell'elenco di cui al precedente art. 5.

I contributi di cui al comma precedente possono essere concessi per le seguenti iniziative:

a) costruzione, ampliamento, ristrutturazione e sistemazione di stanze e

cucine da destinare all'utilizzazione turistica in fabbricati censiti nel Catasto rurale nonchè il restauro degli stessi;

b) installazione nei fabbricati aziendali o sociali di strutture per la conservazione, per

la vendita a dettaglio o per il consumo dei prodotti agricoli, prevalentemente lavorati in proprio;

c) installazione, ripristino o miglioramento di impianti igienico sanitari, idrici, elettrici a

servizio dei locali di cui alla precedente lettera a);

d) realizzazione di impianti ed attrezzature per il tempo libero, al servizio anche delle famiglie rurali;

e) realizzazione di aree attrezzate a verde;

f) allestimento di spazi attrezzati per la sosta in tende, roulottes e campers, in adiacenza a fabbricati rurali con relativi servizi igienici.(1)

Le provvidenze regionali vanno prioritariamente destinate a quelle aziende che per posizione ed estensione dei terreni, per composizione del nucleo familiare, ricavano dall'agricoltura redditi non sufficienti per i quali si appalesa la necessità di una integrazione di reddito con attività accessoria.

Per le attività svolte dalle Associazioni agrituristiche maggiormente rappresentative a livello nazionale la Regione può concedere contributi di funzionamento nella misura massima dell'80% delle spese ritenute ammissibili.

Art. 8 (Misura dei contributi)

I contributi per l'iniziativa di cui alla lettera a) del precedente art. 7 sono fissati nella misura massima del 60% della spesa ritenuta ammissibile. Per le iniziative di cui alle lettere b), c), d), e) ed f) del precedente art. 7 i contributi sono fissati nella misura massima del 70% della spesa ritenuta ammissibile.

Per le iniziative proposte da Enti locali o Enti pubblici i contributi di cui ai commi precedenti possono essere aumentati fino ad un massimo dell'80%. I contributi di cui ai commi precedenti non sono cumulabili, per le stesse opere, con analoghi contributi previsti da altre leggi regionali o statali.

Ad integrazione della parte di spesa eccedente il contributo può essere concesso un mutuo dodecennale al tasso fissato per le opere di miglioramento fondiario.

Art. 9 (Richiesta del concorso finanziario regionale)

Le domande per la concessione dei contributi per le iniziative di cui al secondo comma del precedente art. 7 devono essere indirizzate al Presidente della Giunta regionale e presentate all'Assessorato regionale all'Agricoltura e Foreste entro il 31 marzo di ogni anno.

Le domande devono essere corredate:

- da una relazione tecnico-economica che inquadri nel contesto della azienda agraria l'attività agrituristica che il richiedente intende svolgere ed illustri i lavori da eseguire;

- dalla planimetria dei locali da destinare all'utilizzazione turistica, con l'indicazione dei relativi impianti ed attrezzature, da una copia del certificato ovvero della domanda di iscrizione all'elenco di cui al precedente art. 5.

Entro il 30 aprile successivo l'Assessorato all'Agricoltura, di concerto con l'Assessorato al Turismo, trasmette alla Giunta regionale le domande pervenute entro il termine suddetto, previa istruttoria consistente nella verifica tecnico-economica delle iniziative proposte con relativa determinazione della spesa ammissibile e nella acquisizione del parere della Commissione di cui al 4° comma del precedente art. 5.

Art. 10 (Concessione ed erogazione dei finanziamenti)

La Giunta regionale è autorizzata a concedere i singoli finanziamenti sulla base delle domande istruite ai sensi dell'articolo precedente.

La erogazione dei contributi viene effettuata anticipatamente fino al 70% dell'ammontare lordo e per la quota residua dopo che l'Assessorato regionale all'Agricoltura abbia accertato l'avvenuta realizzazione delle iniziative ammesse a contributo.

In caso di mancata o parziale realizzazione delle iniziative stesse entro il termine stabilito dal provvedimento di concessione, la Giunta regionale provvede al recupero totale o parziale delle somme già erogate.

Art. 11 (Vincolo di destinazione)

I locali, gli impianti e le attrezzature realizzati con il concorso finanziario regionale ai sensi della presente legge non possono essere distolti dalla utilizzazione agrituristica per almeno dieci anni dalla data del collaudo.

L'inosservanza della norma di cui al comma precedente comporta la restituzione del contributo percepito per le opere e le attrezzature distolte.

Art. 12 (Caratteristiche delle strutture agrituristiche)

I locali e gli alloggi destinati alla utilizzazione agrituristica devono possedere idonei requisiti di stabilità, sicurezza e decoro e devono essere dotate di servizi igienici adeguati al tipo di attività agrituristica svolta ed alla capacità ricettiva denunziata. I lavori di sistemazione e di restauro devono essere eseguiti rispettando le caratteristiche tipologiche e l'aspetto architettonico complessivo degli edifici esistenti.

Gli interventi di ampliamento devono essere organicamente integrati nelle strutture architettoniche preesistenti.

Art. 13 (Norma finanziaria